Euroleague Weekly | Doveva essere una sosta tranquilla...
E' successo di tutto in Eurolega nella settimana che dopo il Round 13 portava alla sosta per le nazionali. Non è stato esattamente così...
Chiuso il Round 13 ormai a metà della scorsa settimana, ci si è fermati per 7 giorni lasciando un po' di spazio alle nazionali , o almeno a qualcosa di simile viste le tante rinunce.
Poteva sembrare una settimana tranquilla ed invece in Eurolega è successo di tutto. Messina ed Obradovic dimissionari, esonerato Kokoskov, mille voci per ragioni diverse sulla panchina di Bayern e Maccabi.
Il nostro Euroleague Weekly dopo che più di un terzo di stagione regolare è ormai storia.

La crisi nera del Partizan. Perdere Obradovic è un delitto per il gioco
- 7 sconfitte nelle ultime 8 partite, un Obradovic così non lo avevamo mai visto, la situazione del Partizan è terribile. Paris, Hapoel, Barça, Olympiacos tutte perse, poi il brodino della W col Monaco prima di un'altra serie pessima con Asvel, Fener e Pana.
- «Non abbiamo tempo per lavorare duro, oggi è solo questione di carattere e motivazione». Parole pesanti in un momento più che pesante quelle del più grande di tutti. E dopo averle ascoltate il pensiero che potesse dimettersi era chiarissimo, come poi accaduto.
- Nelle ultime 4 gare, compresa quella miracolosamente vinta con il Monaco, questi sono i parziali subiti dai serbi: 20-0 in quella W, 16-0 dall'Asvel, 14-0 dal Fener e 25-0 dal Pana. No, non c'è giustificazione. E tutto quanto sta trapelando sulla professionalità dei giocatori ne è conferma. Il club, in ogni caso ne esce a pezzi con il dopo Obradovic per il quale serve augurare più di un “buona fortuna” a chi siederà su quella panchina.
Piccoli scricchiolii Hapoel? Oly, Fener ed ora Real
- Riecco un indizio se vogliamo dubitare della forza dell'Hapoel. A parte la sconfitta con il Maccabi nel derby, le tre cadute seguenti sono venute con Oly, Fener e Real segnando rispettivamente 58, 68 e 74 punti. Ed allora le 5 escursioni oltre quota 100 e le prestazioni offensive scintillanti nelle altre 9 gare vacillano un poco? Non saremmo così drastici, in fondo essere perfetti oggi non è l'ideale e stare a 9W e 4 L è un buon punto di partenza su cui lavorare.
L'Olimpia di Peppe o i Suns di Mike?
- La luna di miele di Peppe Poeta con il mondo Olimpia comincia con una scollinata convincente oltre quota 100, toccata già con ancora 3'15"da giocare. Serenità maggiore? Chi scrive la ritiene fondamentale da diversi anni…
- Scherzando con amici si è discusso di “7 secondi or less”, di Mike e di quei Suns. Con le dovute proporzioni e senza farsi travolgere dal dolce gusto della novità sono piaciute molto la volontà di attaccare subito, soprattutto una squadra come il Maccabi, ovvero non certamente una saracinesca vivente, e la fermezza nel cercare di passarsi la palla per trovare il miglior tiro. Il tutto in un contesto in cui non ci sono passatori eccelsi, quindi chimica da trovare attraverso il ritmo.
- Ora Peppe Poeta avrà davanti la sfida più grande col progredire della stagione. L'entusiasmo iniziale ed il gradimento di un pubblico che si era quasi disamorato (vedi presenze crollate al Forum) si tramuteranno in quotidianità ed allora, dopo il Baskonia, la settimana di metà dicembre tra Pana, Real e Fener lo catapulterà nella vera e propria giungla di Eurolega. Che è sì una giungla, ma non è come lavorare in miniera e quindi si può affrontare anche con serenità. Aiuta.
Fener, Pana e la solida realtà della Zvezda
- Il novembre perfetto del Fenerbahçe si chiude con la vittoria su un'ottima Virtus. Dopo la settimana nera in Spagna, tra il -15 di Valencia ed il -26 di Madrid, sono arrivate solo vittorie: +14 conl'Asvel, + 9 col Maccabi, +6 con l'Hapoel, +12 con il Partizan ed infine il suddetto successo sui bolognesi. Alla ripresa si va al Pireo, roba tosta, come tosta dovrà esser la squadra campione che in seguito troverà Monaco (fuori) e Pana (casa), ovvero le due rivali battute per alzare il trofeo ad Abu Dhabi.
- La Stella Rossa batte l'Oly con l'ennesima prova assai convincente e scioglie ogni dubbio sulla sua competitività ad alto livello. 8 gare in casa e 5 fuori sinora sono state un vantaggio ma la qualità c'è eccome. Ora, dopo il Barça, ancora sul parquet amico, derby, Hapoel, Paris ed Efes fuori intervallate solo da un altro round casalingo con la Virtus tra israeliani e francesi: uscire bene da questa serie vorrebbe dire candidarsi seriamente ai Playoff diretti.
- Nel silenzio generale, con un Nunn quasi tranquillo e l'assenza di tutti i centri gestita con l'arrivo dell'incredibile Faried, il Pana ne vince 4 di fila segnando 382 punti a media 95,5. 49 i punti di scarto ed anche qui la media non scherza: 12,25. “Ergin is cooking”…
💬 Commenti
