Virtus, che cuore! Vittoria sofferta ma di carattere contro Dubai nella prima alla Virtus Arena
Dopo aver inseguito per gran parte della partita, la Virtus trova la sesta vittoria su sei in casa in Eurolega, grazie a due giocate decisive di Luca Vildoza

La Virtus Bologna non sbaglia in casa in Eurolega, ed inaugura al meglio la stagione alla Virtus Arena, oggi gremita di pubblico. Sesta vittoria su sei tra le mura amiche, contro una Dubai cinica e pericolosa, soprattutto con i suoi lunghi, che hanno messo in grande difficoltà la difesa delle V nere. In un quarto parziale combattutissimo e con continui sorpassi, è arrivata però quella zampata di orgoglio e di cuore, grazie ad un Luca Vildoza straordinario, autore della tripla del definitivo sorpasso dei bianconeri e poi della rubata decisiva sull’ultimo possesso. Termina 79-78, tra l’ovazione dei tanti presenti.
Si parte con diversi errori al tiro per la Virtus. Nikola Akele, confermato in quintetto, risulta il più attivo soprattutto in difesa. Gli ospiti invece ingranano subito la marcia, con la tripla del grande ex di turno Awudu Abass a sbloccare il punteggio. Non inizia bene Carsen Edwards, abbastanza fuori ritmo nelle prime azioni offensive. Il parziale ospite di 5-0 fissa il punteggio sul 2-7 dopo 3 minuti di gioco. Da qui inizia a cambiare la partita. La velocità in transizione di Derrick Alston jr accende le V nere, con il numero 21 subito propositivo ed autore di 7 punti consecutivi. Il gioco della Virtus si fa più fluido, con delle belle combinazioni tra Diouf (sempre più dominante sotto canestro) ed Akele ed i primi punti di Edwards. A due minuti dalla fine del quarto, con un parziale di 21-4 per gli uomini di Ivanovic, il punteggio recita 23-11. Dubai è in grande difficoltà nel costruirsi buoni tiri, e coach Golemac è costretto a fermare il gioco. Si abbassano un po’ le percentuali con gli emiratini che diminuiscono il gap con gli isolamenti di Aleksa Avramovic.
Ivanovic sperimenta le rotazioni, Niang e Smailagic appaiono poco attenti in difesa, e fa il suo esordio nella partita anche Aliou Diarra. I lunghi di Dubai fanno valere la loro fisicità, e l’ingresso di Anderson e Bertans, sempre letale con le sue triple da lontano, fanno rientrare gli ospiti sul meno due, a causa di due banali palle perse della Virtus, dopo 12 minuti giocati (26-24). Si rinnova l’asse Anderson-Avramovic, con il primo dominante a rimbalzo ed il secondo mortifero dall’arco, e Dubai passa per la prima volta avanti (28-29). Il ritmo si abbassa, le V nere non trovano la via del canestro, e restano in partite solo grazie alle azioni personali di Edwards e alla fisicità di Karim Jallow, sempre molto efficace in transizione. L’ingresso di Petrusev non cambia la sostanza, con i lunghi ospiti molto efficaci in questa fase e mal contenuti dalla difesa virtussina, con Diouf in difficoltà in questa fase. Gli uomini di Golemac vanno sul massimo vantaggio (37-44), mostrando anche una buona circolazione della palla in attacco. L’ingresso di Akele riaccende la Virtus, con l’azzurro non sempre incisivo ma sempre combattivo sotto canestro. Si chiude il primo tempo sul 39-44.
Si riparte con un nuovo allungo ospite con Petrusev, e la Virtus ancora un po’ in palla. Come nel primo quarto è Derrick Alston Jr a scuotere i suoi, oltre ad un Nikola Akele ancora una volta super in difesa. Sono le troppe palle perse in attacco a condizionare la gara per le V nere. Il parziale di 6-0 con la tripla di Matt Morgan (47-49) ridà speranza, con il numero 30 che conduce gli attacchi in maniera stellare in questo inizio di secondo tempo. Si abbassano le percentuali, con entrambe le squadre che perdono diversi palloni. Dubai non trova il canestro, in particolare dall’arco, segnando solamente 9 punti in 8 minuti. Inoltre i problemi di falli cominciano a farsi pesanti, con Kabengele e Kondic già a quota 4. La Virtus ne approfitta per riportarsi avanti con il duo Morgan- Smailagic, quest’ultimo in ripresa dopo un pessimo primo tempo (54-53).

L’ultimo parziale si apre con il solito Anderson a spalleggiare sotto canestro, mettendo in grande difficoltà la Virtus. Una schiacciata spettacolare di Kamenjas e le serpentine di Wright riportano Dubai sul massimo vantaggio (59-65). Matt Morgan nel frattempo si ritaglia i soliti preziosi punti dal palleggio. La gara si gioca sul punto a punto, ogni canestro può esser decisivo. La difesa degli uomini di Ivanovic si apre troppo, ed i close out sbagliati lasciano soluzioni troppo facili agli ospiti, che arrivano con troppa facilità sotto canestro. Ci pensa Carsen Edwards ad infiammare la Virtus Arena, ed un Akele sempre al posto giusto al momento giusto stasera. A quattro minuti dalla fine lo svantaggio si riduce ad una sola lunghezza (68-69). Un Momo Diouf ritrovato si ritaglia un ottimo gioco da 3 punti ottimamente servito da Hackett sotto canestro. È il solito Justin Anderson però a gelare il pubblico bianconero con la seconda tripla di giornata. Nel finale la lotta è convulsa, e la partita si fa bellissima, con entrambe le squadre che sbagliano poco. Tra sorpassi e contro sorpassi a forza di triple, sono Vildoza ed Avramovic ad accendersi. L’argentino, ristabilito dopo l’infortunio del terzo quarto, quando ormai i giochi sembravano fatti, capitalizza una bomba fondamentale dopo l’ennesimo rimbalzo di Diouf che porta sul più uno la Virtus a tredici secondi dalla fine (79-78). Ed è ancora il numero 1, sul possesso finale di Dubai, a rubare una palla clamorosa dalle mani di Petrusev. Il pubblico esplode, le V nere vincono di una lunghezza, al termine di una partita sofferta e combattuta.
Le chiavi
Una vittoria chiave per la Virtus, contro una delle squadre dal più alto talenti offensivo dell'Eurolega. Dubai ha confermato le previsioni della vigilia: una squadra fisica, capace di dominare a rimbalzo e controllare l'area colorata. La chiave per scardinare questo sistema è stata la precisione perimetrale della Virtus.
Bologna ha tirato poi con un eccellente 47% dall'arco (11/23). Questa precisione ha costretto la difesa di coach Golemac ad allargarsi, aprendo spazi vitali che hanno compensato la sofferenza a rimbalzo difensivo. Al contrario, Dubai ha pagato percentuali ondivaghe da fuori, non riuscendo a capitalizzare la mole di gioco prodotta sotto i tabelloni da Anderson (16 punti) e compagni.
La partita ha avuto un andamento "a strappi": partenza sprint della Virtus (26-17), violento rientro di Dubai nel secondo quarto e battaglia di nervi nella ripresa. La chiave è stata la capacità della squadra di Ivanovic di non disunirsi dopo aver subito il parziale nel secondo periodo. La Virtus ha accettato di giocare una partita "sporca" nel secondo tempo, abbassando i ritmi e sfruttando l'energia del pubblico.
Parlando di singoli Carsen Edwards (23 punti) è stato il faro offensivo quando la squadra annaspava. Nel secondo quarto, mentre Dubai ribaltava l'inerzia con la fisicità, Edwards ha tenuto a galla la Virtus con soluzioni personali, evitando che il passivo all'intervallo (39-44) fosse più pesante.
Luca Vildoza con i suoi 11 punti quasi tutti nell'ultimo periodo è stato decisivo nella vittoria virtussina. Dopo una partita di gestione, l'argentino è salito in cattedra nel finale punto a punto, gestendo i possessi decisivi e segnando i canestri che hanno spezzato le gambe alla difesa emiratina.
Per gli ospiti grande prestazioni dei lunghi, che hanno dominato sotto canestro, in particolare Kenan Kamenjas (13 punti in 18 minuti), che ha fatto valere la fisicità ed ha impostato ottimi movimenti ed il già citato Anderson, giocatore completo in entrambe le metà campo.
