Virtus Bologna-Dubai, Ivanovic: "Siamo una buona squadra"
Le parole di Dusko Ivanovic dopo la vittoria della Virtus Bologna contro Dubai

Quattro partite in una, ma alla fine vince la Virtus.
Nella serata del ritorno delle Vu nere alla Virtus Arena, Dubai cede il passo ai padroni di casa al termine di una sfida combattuta fino all'ultima sirena.
I bianconeri si impongono nel quarto parziale grazie ad una difesa capace di stringere le proprie maglie nel momento decisivo e ad un Luca Vildoza formato Mvp, autore della tripla del definitivo sorpasso e della palla rubata che ha tolto la possibilità agli ospiti di prendersi l'ultimo tiro.
A fine gara, Dusko Ivanovic si mostra particolarmente felice della prova dei suoi: “Dopo i 10 giorni di stacco dovuti alla pausa nazionale e in concomitanza con il cambio di Arena possiamo dire che questa era una partita ancora più importante da vincere. Penso che siamo partiti bene, pronti a disputare una partita di grinta e tosta, dato il valore dei nostri avversari. Solo dal secondo quarto abbiamo vissuto momenti in cui siamo rimasti senza energia e il focus necessario. Però poi dal secondo tempo abbiamo rimesso in campo l’energia necessaria per rientrare in partita. Grazie alla pazienza dimostrata negli ultimi momenti abbiamo raggiunto questa importante vittoria finale." Non era facile ripartire da un match di Eurolega dopo la sosta nazionali, Ivanovic lo sa e lo sottolinea. La Virtus non mostra la stessa continuità nei quaranta minuti che le aveva permesso di giocarsela punto a punto contro il Fenerbahce, ma recupera energia mentale e fisica nel momento catartico dell'incontro, risultando più concreta e incisiva negli ultimi cinque minuti. La fase difensiva delle Vu nere non convince sempre, soprattutto in termini di attenzione e aggressività, qualche palla persa di troppo riempie le statistiche di fine partita, ma, in fin dei conti, la Virtus si conferma squadra unita, in cui ogni interprete è capace di sopperire all'eventuale prova negativa di un compagno, senza farne sentire la mancanza.
L'esempio più calzante di questo concetto è rappresentato dalla prova di Akele, utile in alcune fasi del match, a fronte di prestazioni sottotono da parte di Jallow e Niang: “Questa sera Akele è partito titolare - racconta Ivanovic - perché di lui ho grande fiducia, soprattutto in difesa. All’inizio ha faticato a rientrare nelle rotazioni perché prima era reduce da un infortunio che non gli ha consentito di essere nella migliore forma a inizio stagione, ma ora l’ha raggiunta.”
L'allenatore bianconero conclude la sua conferenza facendo i complimenti ai suoi per la grinta e la concentrazione mostrate: "Questo è il primo segnale di una buona squadra. Questa è stata una partita vinta punto a punto: ci saranno partite che vinceremo o perderemo punto a punto, ma la cosa importante era dimostrare che da queste situazioni possiamo uscirne e questo ci dice che siamo una buona squadra.” Le Vu nere sono una squadra in crescita e tutto quello che ci voleva per dimostrarlo era una vittoria al termine di una gara giocata peggio rispetto alle precedenti tra le mura amiche, per di più dopo la sosta nazionali.
Dopo un terzo di stagione, il record della Virtus (7-7) racconta di una squadra che non vuole perdere contatto dalle prime dieci della classe e si trova nella posizione di classifica auspicata ad inizio anno.
Il volume inizia ad alzarsi, adesso si balla per davvero.
