Il mercato del Fenerbahçe: cosa manca oggi ai campioni?
I trionfatori delle Final 4 di Abu Dhabi vivono una situazione molto particolare: rinnovamento notevole e tante operazioni ancora da chiudere.

Il mercato di Eurolega vive giornate sempre molto intense.
Alcune squadre sono più avanti, altre maggiormente in ritardo nella costruzione dei roster in vista della stagione 2025/26.
Partiamo dalle protagoniste delle Final 4 di Abu Dhabi ed ovviamente dal gradino più alto, ovvero quello occupato dal Fenerbahçe.

Fenerbahçe, al lavoro per una squadra che cambia moltissimo
Decisamente anomala la situazione dei campioni. Difficilmente si è vista una squadra vincitrice del titolo di fronte ad un rinnovamento così profondo, forse più forzato che voluto. A partire da un MVP come Nigel Hayes-Davis che varca l'oceano per giocarsi le sue carte, le ultime possibili, in NBA.
Via Guduric, Hayes-Davis appunto e Mc Collum per scelte personali, Dyshawn Pierre per lo scarso utilizzo, restano da valutare le posizioni di tre giocatori in scadenza: Sanli gradirebbe una nuova esperienza fuori dalla Turchia, capitan Mahmutoglu valuta le opzioni di rinnovo, Khem Birch dovrebbe essere confermato dopo l'ottimo finale di stagione. In aggiunta ci sono decisioni da prendere su Arturs Zagars, che ha contratto sino al 2026 ma piace molto al Baskonia.
In sostanza 4 uscite certe ed un paio che potrebbero concretizzarsi nel breve. Serve ripeterlo, assai atipico per chi ha sollevato il massimo trofeo continentale.
I rinnovi e le trattative del nuovo Fenerbahçe
Esteso l'accordo con Wilbekin, firmato un triennale importantissimo con Biberovic, uno che sarà una stella di questa lega nei prossimi anni, al momento è arrivato solo Jantunen, buon giocatore ma non certo il sostituto di Hayes-Davis.
Servono due guardie: una PG di valore assoluto (l'interesse per Micic è reale ma pare scemato dopo parecchie situazioni legate alle offerte in cui l'entourage del giocatore ci sguazza) ed una di rotazione, preferibilmente con punti nelle mani dall'arco.
Imprescindibile poi l'arrivo di un 4 titolare vero, appunto al posto dell'MVP di Abu Dhabi, e di un altro 5 puro che vada a fare reparto con Birch, se rinnovato, e Jilson Bango, oltre che con Nik Melli, uno che vale doppio perchè fa tutto e che, come quest'anno, Saras vorrà preservare il più possibile per averlo al meglio quando le gare contano di più. Operazione riuscita alla perfezione proprio ad Abu Dhabi dove il capitano della nazionale italiana è arrivato al 101% della condizione.
Come per Melli, diventerà ancora più centrale il ruolo di Devon Hall, già potenziale MVP alle Final 4 ed ora chiamato ad essere più dell'ottimo giocatore che è. Tra l'altro, essendo in scadenza 2026, sarà necessario lavorare nel breve sul suo contratto, visto che suonano fortissime sirene milanesi, e non solo, con un Ettore Messina che ci dicono pronto a sottoporre una sontuosa offerta per il ritorno di un giocatore il cui addio non ha mai digerito.

Tantissimi cambiamenti quindi ed una struttura da rimodulare sulla base dei nuovi arrivi. Operazione assai complicata soprattutto in una lega che ha sempre premiato i blocchi storici e la continuità a livello di roster, punendo abbastanza puntualmente chi ha rivoluzionato ogni anno.
Tuttavia il Fener di oggi ha un vantaggio chiaro nei confronti delle altre contendenti e questo vantaggio ha un nome ed un cognome: Sarunas Jasikevicius.
Il Coach lituano è il profilo più adatto per questa sorta di ricostruzione: esperienza, valori tecnici ed una grandissima sicurezza che deriva dalla stagione perfetta appena allenata.