Real Madrid-Olympiakos, le voci dopo gara4
Ecco come i protagonisti hanno raccontato la partita che chiude la serie per i greci

L'Olympiakos sbanca Madrid e stacca il pass per le Final Four 2025 chiudendo la serie sul 3-1: queste le parole dei protagonisti nel dopopartita.

Giorgios Bartzokas, allenatore Olympiacos: “Onestamente non ho troppe cose da dire sulla partita. E' stata molto intensa, tesa, fisica, e come sapevamo prima della partita loro hanno grande talento, esperienza e l'orgoglio di giocare in casa. Per noi era fondamentale controllare le emozioni, avevamo molta pressione addosso avendo chiuso in testa la regular season con la sfortuna di pescare la squadra che coach Obradovic ha indicato come favorita a vincere l'Eurolega. Non era semplice, soprattutto perchè quando giochi con una squadra che ha questo know-how di andare fino in fondo e vincere titoli: eravamo avanti di 15, e alla fine si è decisa all'ultimo tiro. Alla fine stava andando tutto storto, ma sono contento che alla fine l'abbiamo portata a casa. Ci tengo a ringraziare la società per il grande roster allestito quest'anno, i nostri tifosi che ci hanno supportato ovunque in giro per l'Europa oltre che al Pireo, ovviamente i giocatori e lo staff. Proprio la profondità del nostro organico e lo sforzo di gruppo sui due lati del campo ci ha permesso di sopperire agli 0 punti di Vezenkov per oltre due quarti e mezzo: Sasha ha molta pressione addosso, soprattutto da quando è tornato dall'NBA per l'Olympiakos, all'inizio era un po' frustrato e per questo nel secondo quarto ho tenuto in campo Peters che ha risposto benissimo. Poi però ha giocato il secondo tempo come sa, segnando una tripla fondamentale per il +7”.
Chus Mateo, allenatore Real Madrid: “Innanzitutto complimenti ai nostri avversari per l'approdo alle Final Four. Riguardo la partita, abbiamo cominciato bene e credo che decisivo sia stato il nostro brutto inizio di terzo quarto. Siamo comunque rimasti in partita, ma dall'altra parte c'era una squadra fortissima che ha saputo segnare anche tiri molto difficili come quelli di Vezenkov, Fournier e Papanikolau che non stava segnando molto nella serie ma stasera ha messo quattro triple fondamentali. All'ultimo tiro, come sappiamo, può entrare oppure no: lo abbiamo costruito nel miglior modo possibile, per vincere e riportare la serie ad Atene, e lo ha preso un giocatore come Abalde che quest'anno sta facendo un lavoro straordinario nell'ombra e si sarebbe meritato quella soddisfazione. Purtroppo non saremo alle Final Four e non poter competere fino alla fine per vincere ci dispiace, ma non posso che essere orgoglioso dello sforzo e dell'impegno che abbiamo mostrato per rimettere in piedi una partita difficile e avere l'ultimo tiro per portarla a casa contro la miglior squadra europea della regular season. Vincere l'Eurolega è difficilissimo, a maggior ragione quando devi gestirla insieme a un campionato nazionale come la nostra Liga che ogni settimana ci pone di fronte avversarie di questo livello e giocando 75 partite all'anno è difficile che tutti stiano sempre bene. L'inizio negativo in Eurolega sicuramente ci ha condizionato, quando cambi tanto c'è bisogno di tempo però ci è costato l'accoppiamento con la prima e i play-in che per noi sono stati una novità".
Alec Peters, giocatore Olympiacos: “Penso che questa serie rappresenti cosa significa l'Eurolega. Grande atmosfera, grande pallacanestro, cose inaspettate che succedono: sarebbe potuta arrivare alla quinta, e ovviamente siamo felici di averla chiusa prima, dopo due anni in cui era stata necessaria. Ogni volta che affronti il Real Madrid su una serie di cinque partite sai a prescindere che sarà durissima, e così è stato. Anche oggi una battaglia, e siamo felici di aver raggiunto le Final Four. Nelle ultime due stagioni erano stati loro a eliminarci, e anche se ti ripeti di guardare avanti ovviamente è una cosa che ti rimane nella testa. Ora c'è parecchio tempo da qui alle Final Four, e questa è la parte più difficile del calendario: con l'energia che abbiamo sarebbe bello giocarle subito, ma ovviamente non è possibile e dovremo essere bravi a ricaricarci per finire il lavoro a differenza delle ultime due edizioni”.